La Fondazione Livorno dal 16 dicembre ospiterà una mostra del maestro Renato Spagnoli, aperta al pubblico fino al 12 marzo 2017.
Cofondatore nel 1964 del Gruppo Atoma, con Bartoli, Graziani e Lacquaniti, con i quali ha esposto in numerose gallerie d’arte e rassegne nazionali e segnalato nel catalogo Bolaffi, l’artista è largamente presente con la sua arte nel contesto urbano livornese.
Autore del progetto della grande “A” nella Piazza Attias trasformata dopo i lavori di riqualificazione, con Grido Rosso, la statua a lui commissionata da Fondazione Livorno, l’artista lascia una nuova impronta della sua cifra stilistica anche in Piazza Grande.
APERTURA MOSTRA e VISITE GUIDATE
sabato e domenica ore16,00 – 20,00:
17-18 dicembre 2016
7-8 gennaio 2017
28-29 gennaio 2017
18-19 febbraio 2017
11-12 marzo 2017
dal lunedì al venerdì su appuntamento: Diderot servizi alla Cultura 373.7607467
Fulvio Venturi, presidente del Circolo Masini,
presenta 4 conferenze sui teatri storici livornesi
Mercoledi 15 febbraio
Teatro di San Sebastiano
Giovedì 23 febbraio
Teatro degli Avvalorati
Mercoledì 1 marzo
Teatro San Marco e Teatro Rossini
Mercoledi 22 marzo
Teatro Goldoni
– Ingresso libero fino ad esaurimento posti –
Info: Teatro Goldoni, tel. 0586 204237
Con la compartecipazione del Comune di Livorno e del patrocinio della Regione Toscana, Provincia di Livorno, Comune di Livorno, Archivio di stato di Livorno, Diocesi di Livorno, Comunità ebraica di Livorno, Consolato R.O. Uruguay distretto della Toscana, Livorno delle Nazioni, L’Istituto Superiore degli Studi Musicali Pietro Mascagni di Livorno, il Conservatorio di musica Luigi Cherubini di Firenze, la Fondazione Teatro Goldoni di Livorno, il 2° circolo didattico A. Benci di Livorno e il Circolo Galliano Masini.
Un progetto dell’Associazione Accademia degli avvalorati
A cura di Massimo Signorini, con la partecipazione straordinaria di Marco Sisi e la collaborazione tecnico-musicale di Alba Battista.
Presentazione in anteprima del libro: Essere donne e prime direttrici d’orchestra a Livorno, in Italia e all’estero tra fine XIX secolo e inizio XX secolo. A cura di Massimo Signorini.
Il libro non sarà messo in vendita il giorno 8 marzo 2017 bensì sarà disponibile presso l’editore www.edizioniilcampano.it a partire dal giorno 1 giugno 2017.
I nominativi delle due compositrici Irene Morpurgo e Palmira Orso riaffiorano tramite una ricerca ancor più approfondita sull’esistenza del Patronato Teatrale Città di Livorno e sullo studio delle rappresentazioni effettuate nei tanti teatri (tra fine Ottocento e inizio Novecento) presenti a Livorno in particolare al Teatro Goldoni (tutt’ora esistente) e al Teatro Politeama di Livorno (abbattutto inspiegabilmente nel 1968). Irene Morpurgo nasce ad Alessandria di Egitto (1859). Si sposò in prime nozze con Kellner direttore delle scuole italiane all’estero. Irene Morpurgo professava la religione ebraica e studiò da ragazza in Italia all’Istituto Regio Musicale di Firenze. In questo conservatorio del capoluogo toscano conobbe Palmira Orso nata a Livorno (1860) dai genitori Paolo Orso (piemontese) capitano del 33′ battaglione fanteria d’arresto Ardenza a Livorno e da Annetta Cottalorda (ligure). Irene Morpurgo come del resto Palmira Orso studiarono per diventare compositrici e direttrici d’orchestra come ci confermano i documenti consultati presso la biblioteca del conservatorio Luigi Cherubini di Firenze. Sia Irene Morpurgo (1885) che Palmira Orso furono ospitate a dirigere melodrammi nella Città di Livorno a quei tempi all’avanguardia sia musicalmente che a non curarsi della critiche feroci che attaccavano a quei tempi le donne che volevano competere con il modo maschile. Molti giornali locali, nazionali ed esteri (Francia, Germania, Inghilterra e America) seguirono con passione le gesta delle Signore della Bacchetta d’Orchestra.
Che fine ha fatto l’antimateria?
Fisici in viaggio dalla California al Giappone cercando risposte
Prof. Francesco Forti
Università di Pisa
Introduce Prof. Rino Castaldi già Dirigente di Ricerca dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) Pisa
Che cosa sono la materia e l’antimateria? Perché il nostro mondo è fatto solo di materia?
Che fine ha fatto l’antimateria che si era creata nel Big Bang? La ricerca delle risposte a queste ed altre domande ha portato un gruppo di fisici italiani ai due capi del globo, dove acceleratori molto intensi e rivelatori ad elevata tecnologia (anche italiana) permettono di esplorare la fisica di precisione che ci può aiutare a capire perché il mondo è quello che conosciamo. Un’avventura iniziata più di vent’anni fa a SLAC in California e che prosegue oggi a KEK in Giappone.
Raccontata, senza prendersi troppo sul serio, da un livornese trapiantato a Pisa.
Francesco Forti, nato a Livorno nel 1962, si è laureato presso la Scuola Normale Superiore e l’Università di Pisa nel 1985 e si è successivamente perfezionato in Fisica delle Interazioni Fondamentali. Come ricercatore della Sezione di Pisa dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ha lavorato nell’esperimento Aleph al CERN di Ginevra, presso il Lawrence Berkeley Laboratory, ed è stato responsabile della costruzione del rivelatore di vertici dell’esperimento Babar a SLAC, in California. E’ stato coordinatore del rivelatore per il progetto SuperB dell’INFN, e dal 2013 coordinatore della collaborazione italiana per la partecipazione all’esperimento Belle-II
presso il laboratorio KEK di Tsukuba, Giappone. Dal 2015 è presidente del comitato LHCC del CERN. E’ attualmente professore ordinario presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa.
Rievocazione storica a 411 anni dall’elevazione di Livorno a Città
Corteo di figuranti, ricostruzione storica della consegna del Capperuccio, danze rinascimentali, duelli d’arma bianca e spettacoli di musicisti e sbandieratori
Livorno, 16 marzo 2017 – Ricorre quest’anno il 411° compleanno di Livorno e la città si prepara a far festa.
Correva infatti il 19 marzo 1606 quando Ferdinando I Dei Medici nominò Bernardetto Borromei primo gonfaloniere togato e Livorno venne così elevata al rango di città.
Per ricordare l’origine della storia e delle tradizioni labroniche è in programma per domenica 19 marzo la IV edizione della ricostruzione storica “Nei luoghi, nei giorni, nelle vesti…”, promossa dal Comune di Livorno e dall’associazione culturale La Livornina, in collaborazione con Diocesi di Livorno, Archivio di Stato, Porto di Livorno 2000, Unicoop Tirreno e Banca Cras Credito Cooperativo Chianciano Terme-Costa Etrusca-Sovicille.
Il programma prevede diversi momenti di rievocazione storica a partire dalla mattina quando, intorno alle ore 10.25 il Corteo storico dei figuranti farà il suo ingresso solenne in Duomo, dopo una breve esibizione di musicisti e sbandieratori in piazza Grande.
Al termine della Santa Messa officiata dal vescovo Monsignor Simone Giusti, si svolgerà la tradizionale cerimonia di celebrazione “Capperuccio” alla presenza del sindaco Filippo Nogarin.
Il “capperuccio” è infatti la stola che Ferdinando I dé Medici pose sulla spalla di Bernardetto Borromei, nominandolo in forma solenne primo gonfaloniere togato. La cerimonia, che ebbe luogo nella Fortezza Vecchia 411 anni fa, segnò di fatto la storia di Livorno elevata al rango di città.
Tanti i momenti di festa che si alterneranno nel pomeriggio per le piazze e le vie del centro, a partire dalle ore 15.30 quando il Corteo storico sarà schierato in piazza Cavour, accompagnato dalle evoluzioni degli sbandieratori.
Accanto al Corteo storico ufficiale del Comune di Livorno “La Livornina”, parteciperanno alla manifestazione gruppi di rievocazione provenienti anche dai vicini comuni tra i quali gli sbandieratori e i musici del Comune di Guardistallo, il Corteo medievale “Amici di Ulisse” di Vicarello, i gruppi storici unificati del Comune di Rosignano Marittimo. Presente anche il gruppo “Cappa e Spada” a cura dell’Archeo Club Italia, sezione Livorno.
Questo il programma dell’iniziativa:
ore 10.10 – Raduno Corteggio in Piazza Grande con breve esibizione di musici e sbandieratori
ore 10.25 – Ingresso solenne del Corteo storico in Duomo con posizionamento dei figuranti
ore 11.30 – Ricostruzione storica dell’investitura di Bernardetto Borromei con la consegna del “Capperuccio”. Partecipa Filippo Nogarin, Sindaco di Livorno
ore 15.30 – Allineamento Corteggio storico in Piazza Cavour con intrattenimento di evoluzioni con bandiere.
Mossa per via Cairoli verso Piazza Grande con intrattenimento di evoluzioni con bandiere.
Proseguimento in Via Grande est – in Piazza Guerrazzi evulozioni con bandiere ed esibizioni di “Cappa e Spada” a cura dell’Archeo Club Italia, sezione di Livorno
Ritorno in Piazza Grande, spettacolo di danze rinascimentali a cura dei Gruppi di Rosignano Marittimo, presenza di Falconiere, duelli all’arma bianca e spettacolo di musici e sbandieratori.
Al termine saluto alle insegne e alle armi dei gruppi partecipanti. Saluto alla voce alla città di Livorno.
Unico concerto in Toscana!
Si rinnova la tradizione del grande jazz a Livorno con una serata musicale che vede protagonista il poliedrico e romantico trombettista newyorkese Nate Birkey, negli eleganti saloni della Villa La Vedetta Hotel, struttura che offre un accogliente ambiente per la cena ed un “jazz club” con panorama a mare dalla altura del Colle di Montenero.
Lo stile di Nate Birkey si avvicina al mito Chet Baker e si sviluppa in un proprio orginale schema di notevole emozionalità e ricco di sentimentalismo. Non mancano per Nate gli spunti di ottimo swing e famose ballads, sempre mixati sapientemente con la sua tromba e la sua voce.
In occasione di questa tappa dell’Italian Tour 2017 con il suo gruppo:
Nate Birkey – tromba e voce
Filippo Cosentino – chitarra
Giovanni Sanguineti – contrabbasso
Paolo Franciscone – batteria
Nate Birkey ha collaborato con numerose stars dell’universo jazz tra le quali Diane Krall, Phil Woods, Dave Liebmann, Roger Kellaway, Bill Goodwin etc.
Uno spettacolo all’insegna della più intima atmosfera da jazz club, durante il quale i musicisti creano una vibrante sintonia con il pubblico per regalare la sinergia tra animo e note che raccoglie l’attenzione e le emozioni regamando queal fantastico mix chiamato ” body & soul”.
per prenotazione concerto tel. 338 5081221 (anche con sms o whatsapp)
per prenotazione “cena jazz” La Vedetta al numero tel. 0586 579957
Ingresso concerto Euro 20,00 – Inizio concerto ore 21,30
26 marzo 2017
Villa Hotel La Vedetta
Via della Lecceta 5 – Montenero (vicino al Santuario)
Livorno
E’ gradita la prenotazione – Posti limitati
Info e prenotazioni al 338 5081221
email per concerto: info@robertonapoli.it
email per info cena: info@lavedetta.com
Dopo il grande successo di pubblico e stampa dell’allestimento fiorentino (oltre 7000 visitatori presso la Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi) la mostra Ebrei in Toscana XX – XXI secolo sbarca a Livorno.
Infatti, a partire dal 30 marzo e fino al 1° maggio compreso, i Granai di Villa Mimbelli ospiteranno la mostra tematica promossa e coordinata dall’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella provincia di Livorno (ISTORECO) e realizzata col contributo della Regione Toscana e del Comune di Livorno, e con l’allestimento dell’Agenzia Frankenstein di Firenze.
La mostra, a ingresso libero, aperta dal 30 marzo al 1° maggio tutti i giorni (ad eccezione del 3, 10 e 24 aprile) con orario 10-13 e 16-19, rappresenta un’occasione unica per conoscere e riconoscersi in una realtà, quella ebraica, che a Livorno grazie alle leggi Livornine risiede sin dalla nascita della città in maniera consistente ed integrata, e che ha contribuito significativamente a connotare l’identità ed i valori della città stessa e a sostenerne lo sviluppo in ogni sua fase storica.
Programma seminari
21 APRILE 2017 – ORE 16.30
Carla Roncaglia (Presidente Istoreco Livorno) presenta la Lectio magistralis del Prof. Alberto Cavaglion (Università di Firenze)
sul tema:
Gli ebrei in Italia dall’Unità alla Liberazione
27 APRILE 2017 – ORE 16.30
Proiezione di estratti dal film documentario di Francesco Andreotti
:
Le armonie nascoste. Federigo Enriques nella cultura d’Europa
Prof. Simone Duranti (Università di Siena)
Perdere il mondo per amore del mondo.
L’acosmia dell’intellettualità ebraica in esilio durante la persecuzione nazifascista
Prof.ssa Ornella Pompeo Faracovi
(Centro Studi Enriques Livorno)
Federigo Enriques, settantuno anni dopo
Coordina
Catia Sonetti
(Direttrice Istoreco Livorno)
PROGRAMMA SEMINARI
INGRESSO LIBERO
Museo Civico “G. Fattori”