Riprendono gli incontri di IdeaLi cercando di capire cosa potrebbe accadere negli USA. Introduce Filippo Cannioto.
PORTE APERTE ALLA COLLEZIONE PERMANENTE DELLA FONDAZIONE LIVORNO Il prossimo fine settimana, in occasione del Festival dell’umorismo la Fondazione riapre le porte alle visite guidate alla collezione permanente con l’apertura straordinaria di sabato 24 e domenica 25 settembre. Domenica 1 ottobre sarà di nuovo aperta in occasione dell’iniziativa ABI “Invito a Palazzo”. Tornerà ad essere visitabile la parte della collezione intitolata ad Ettore Benvenuti, figlio del pittore divisionista Livornese Benvenuto, che include numerose opere donate dal figlio alla Fondazione nel 2001 ed eseguite dal padre, da Vittore Grubicy de Dragon e da altri artisti frequentatori di casa Benvenuti ad Antignano. Il percorso della mostra inizia con una collezione di stampe antiche del territorio livornese. La mostra ci porta poi nel mondo del Divisionismo con due capolavori dei Livornesi Llewelyn Lloyd e Ludovico Tommasi. Segue un ampio nucleo di opere di Benvenuto Benvenuti. Procedendo, la sala dedicata ad Alfredo Müller, artista livornese di origini svizzere, mostra alcune delle sue più celebri acquetinte policrome, gran parte delle quali ispirate ai soggetti femminili della Parigi di fine Ottocento e inizi Novecento. La collezione si conclude con due sale dedicate a Grubicy, artista, mercante e critico d’arte milanese. Graziana e Elena vi aspettano per accompagnarvi, attraverso una visita esclusiva per voi, in questo interessante percorso.
Si accede alla Mostra dai Portici di Piazza Grande, n. 23.
GIOVANNI PAOLO SCHULTHESIUS
14 settembre 1748, Feccheim bei Neustadt – † 18 aprile 1816, Livorno
Compositore, pianista e predicatore ted. (Fechheim, Neustadt, Franconia Superiore, 14-IX-1748 – Livorno, 18-IV-1816). Studiò al ginnasio di Coburgo (1764), teologia all’Università di Erlangen (1770-73) e musica con l’organista di Coburgo B. Kehl. Chiamato dalla Comunità luterana tedesco-olandese, nel 1773 si trasferì a Livorno come pastore e vi rimase fino alla morte, In questa città completò gli studi musicali con R. Checchi, si distinse come abile pianista, fu erudito di fama e nel 1807 fu nominato segretario della classe di belle arti dell’Accademia delle Scienze, Lettere ed Arti di Livorno. Fu uno dei primi estimatori di K.M. von Weber.
Al fu signor Kebl suo maestro e vero amico egli deve tutto quello, che sa nella musica teoretica e pratica, ricordandosi sempre dei suoi precetti inculcatici: «Sonate piuttosto poco ma bene, sonate chiaro ed intelligibile, cercate di cavar fuori una bella rotonda voce dall’istrumento, non pigliate troppo veloci i tempi per poter finir netti i passaggi, le volatine; studiate la Fuga per acquistar un fermo ed egual portamento di mano, studiate soprattutto l’Adagio; dall’esecuzione di questo si conosce se il suonatore abbia dell’ anima, dell’ espressione ecc…»